Cosa fare a Roma in primavera: 5 chicche da non perdere

CIAO SONO CLAUDIA MARCHIONNI

Avvocato di professione e travel blogger per passione. La mia missione? Farti scoprire “chicche” di viaggio nelle Marche e nel Mondo che nessuno racconta!

cosa fare a roma
Tempo di lettura: 6 minuti

Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre 2023 by Claudia Marchionni

Cosa fare a Roma in primavera tra templi, laghetti, cascate e giardini.

Un percorso particolare per scoprire i luoghi all’aperto più insoliti della Capitale nella sua stagione più bella.

Cosa fare a Roma in primavera

Cosa fare a Roma in primavera?

Precisiamo subito un concetto fondamentale: Roma è stupenda in tutte le sue stagioni.

Ma in primavera, grazie alle sue lunghe giornate soleggiate con temperature ancora piacevoli, è possibile scoprire tutti i luoghi immersi nella natura e anche più particolari di Roma.

E allora scopri subito le 5 chicche da non perdere a Roma in primavera.

1. Percorrere la Passeggiata del Giappone

PASSEGGIATA DEL GIAPPONE

Cosa fare a Roma in primavera se non immergersi nella natura tra fiori colorati sulle sponde di un laghetto?

La storia ci riporta al lontano 1959, quando il Primo Ministro del Giappone, Nobusuke Kishi, in vista delle Olimpiadi di Roma del 1960, donò alla Città di Roma 2.500 ciliegi da fiore giapponesi.

Questi spettacolari arbusti furono piantati lungo le sponde del laghetto artificiale situato nel quartiere Eur.

Qui, infatti, si trova un Lago progettato nel 1936 dall’architetto Raffaele De Vico, insieme a Marcello Piacentini, in vista dell’E42, l’esposizione che avrebbe dovuto tenersi a Roma nel 1942.

Grazie alla generosità del Giappone, oggi è possibile passeggiare lungo le sponde del laghetto circondati da ciliegi in fiore che esplodono durante la stagione primaverile.

Ma non limitarti a visitare solo questo punto del Lago dell’Eur.

Come scoprirai leggendo sotto, infatti, troverai anche giardini, cascate, fontane in un contesto paesaggistico molto spettacolare.

2. Ammirare il Giardino delle Cascate

GIARDINO DELLE CASCATE

Cosa ci fa una Cascata dentro la città di Roma?

Anche in questo caso, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo fino al 1961.

Nel cuore del Laghetto dell’Eur, l’architetto Raffaele De Vico progettò il Giardino delle Cascate, uno splendido esempio di moderno giardino di paesaggio a composizione classica a due sezioni.

La parte superiore comprende due passeggiate a tornanti che conducono ad un belvedere.

Quella inferiore, invece, permette di ammirare due cascate e un sistema di canaletti laterali affiancati da due rotonde di cipressi.

Il tutto crea un effetto molto spettacolare che vi lascerà senza parole!

Tanto da essere usato nel corso degli anni come set cinematografico.

Ma non si tratta solo di effetti speciali!

Le cascate, infatti, hanno anche una duplice funzione tecnica molto importante: contribuire all’ossigenazione delle acque del lago e alimentare anche il sistema idroelettrico e impiantistico della zona circostante.

Grazie ad un intervento di restauro nel 2017 del ponte Hashi, una pavimentazione vetrata permette di passare a piedi da una sponda all’altra del lago artificiale attraverso questo suggestivo passaggio sulla cascata centrale.

3. Visitare il Roseto comunale

ROSETO COMUNALE

Sulle pendici dell’Aventino, appena sopra il Circo Massimo, si trova un piccolo roseto che ospita circa 1.100 specie di rose, provenienti da tutto il mondo e di variegati colori, in un incantevole armonia che regala un momento di grande relax per gli occhi ma anche per la mente.

Il tutto con bellissimi scorci sul colle Palatino, sulla cupola della Sinagoga, sull’Altare della Patria e su tanti altri luoghi importanti di Roma.

All’ingresso del roseto noterai una stele in segno di ringraziamento alla comunità ebraica perchè proprio qui, dal 1645 al 1934, si trovava il cimitero ebraico poi trasferito al Verano.

Solo successivamente, nel 1950, divenne sede dell’attuale roseto che sorge, quindi, in un luogo sacro.

Anche la disposizione dei vialetti richiama la cultura ebraica in quanto hanno la forma della Menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo dell’Ebraismo.

Se oggi possiamo passeggiare tra rose botaniche, antiche e moderne, rose molto particolari (come la Rosa Chinensis Virdiflora di color verde o la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore con il passare dei giorni) dobbiamo ringraziare la Contessa Mary Gailey Senni.

Questa donna americana giunta in Italia per amore di un conte italiano, descritta come decisa, caparbia ed appassionata di botanica, volle a tutti i costi realizzare un roseto sul Colle Oppio.

Non solo riuscì nel suo intento, ma contribuì anche in maniera essenziale a diffondere la fama del roseto all’estero tanto da istituire la prestigiosa manifestazione del “Premio Roma”.

Questa è, sicuramente, la prima cosa da fare a Roma in primavera perchè solo in questa stagione è possibile visitare questa chicca!

Il Roseto comunale di Roma, infatti, è aperto solo da aprile a giugno.

4. Rilassarsi nel Giardino Giapponese

GIARDINO GIAPPONESE

Questa è un’altra chicca imperdibile da vedere a Roma perché, come nel caso del roseto, si può ammirare solo in un determinato e breve periodo dell’anno.

Ci troviamo, nel quartiere Trastevere, e per l’esattezza nell’Orto Botanico di Roma che è un luogo incantevole tutto l’anno.

Ma in primavera, solitamente nelle prime due settimane di aprile, ospita uno spettacolo della natura: la fioritura dei ciliegi nel Giardino giapponese, detta anche “Hanami”.

Un tripudio di magia tutto rosa che ti lascerà senza parole mentre passeggi nei vialetti del giardino, tra laghetti e scorci da fotografare.

Quello che rende lo spettacolo ancora più speciale e la fragilità dei petali dei ciliegi sia in senso allegorico in quanto il rito dell’Hanami per la cultura giapponese è sinonimo di “caducità della vita” sia in senso fisico perché la fioritura è imprevedibile e rapida.

Non sai quante volte sono stata all’Orto botanico in primavera senza riuscire ad azzeccare il momento giusto per vedere la fioritura. Capitavo troppo in anticipo oppure a fioritura già finita.

Quindi, per non fare il mio stesso errore ed un viaggio a vuoto, ti consiglio di contattare l’Orto Botanico per chiedere a che punto si trova la fioritura perché ogni anno è una sorpresa.

Ma, come ti anticipavo, l’Orto Botanico in cui si trova il Giardino Giapponese è un’oasi di natura meravigliosa in cui passeggiare per ore tra palme gigantesche, canne di bambù e rose, senza fretta e per sfuggire dalla frenesia della Capitale.

Ad ogni modo, quindi, ne sarà valsa la pena!

5. Contemplare il Tempio di Esculapio

TEMPIO DI ESCULAPIO

Un tempio a Roma, di per sè, può non essere una cosa eccezionale ma un tempio su un isolotto circondato da un lago……forse lo è!

Nel cuore di Villa Borghese, in un punto molto appartato del parco, sorge un isolotto artificiale circondato da un laghetto in cui vivono beatamente tanti cigni bianchi.

Il Tempio di Esculapio, realizzato tra il 1785 e il 1792 da Antonio e Mario Asprucci e da Cristoforo Unterperger, è dedicato al dio della medicina.

E mi fermo qui con i dettagli perché non ti voglio certamente tediare con la descrizione architettonica del tempio, delle sue statue ellenistiche e dei suoi bassorilievi.

Fino a un paio di settimane prima dalla data di pubblicazione di questo articolo, era possibile ammirare il Tempio anche dall’acqua noleggiando una barchetta a rami per un’esperienza suggestiva e molto romantica.

Attualmente, è stata sospesa la concessione alla società che gestiva il noleggio delle piccole imbarcazioni. Staremo a vedere come andrà a finire e ti aggiornerò non appena avrò notizie!

Nel frattempo, comunque, giro in barca a parte, passeggiare per il bellissimo parco di Villa Borghese e giungere fino al laghetto per un momento di relax è un’esperienza altrettanto suggestiva e piacevole.

Mappa di Roma: cosa fare a Roma in primavera

Ecco la Mappa di cosa fare a Roma in primavera da avere sempre con te durante la tua vacanza nella Capitale.

Conoscevi questi cose da vedere a Roma? Quali di questi luoghi di Roma ti piacerebbe visitare?

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A presto con nuove chicche!
Claudia

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